Biocarburanti
Che cosa sono

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I biocarburanti sono dei combustibili alternativi ai tradizionali carburanti fossili, che vengono ottenuti da fonti rinnovabili di origine biologica. Queste fonti possono essere piante, alghe, rifiuti organici o altre sostanze che contengono carbonio e che possono essere trasformate in energia.

I biocarburanti hanno il vantaggio di essere più ecologici e sostenibili rispetto ai carburanti fossili, in quanto riducono le emissioni di gas serra responsabili del cambiamento climatico e non esauriscono le risorse naturali del pianeta. Inoltre, i biocarburanti possono contribuire allo sviluppo economico e sociale di alcune aree del mondo, creando opportunità di lavoro e di reddito per le comunità rurali.

Tuttavia, i biocarburanti presentano anche degli svantaggi e delle sfide da affrontare. Tra questi, ci sono i costi elevati di produzione e distribuzione, la competizione con le colture alimentari per l'uso del suolo e dell'acqua, gli impatti ambientali derivanti dalla monocoltura, dalla deforestazione e dall'uso di fertilizzanti e pesticidi.

Per questo motivo, è importante conoscere le diverse tipologie di biocarburanti esistenti, le loro caratteristiche, i loro vantaggi e i loro limiti.


Tipologie di biocarburanti
I biocarburanti si possono classificare in base alla materia prima da cui sono ottenuti e al processo di trasformazione che subiscono.
In generale, si distinguono tre generazioni di biocarburanti:

• biocarburanti di prima generazione: sono quelli prodotti da colture agricole dedicate, come il mais, la soia, la canna da zucchero, la colza e il girasole. Questi biocarburanti sono principalmente il bioetanolo e il biodiesel. Il bioetanolo è un alcol che si ottiene dalla fermentazione degli zuccheri presenti nelle piante. Il biodiesel è un olio vegetale che si ottiene dalla reazione chimica dei grassi presenti nelle piante con un alcol. Questi biocarburanti possono essere miscelati con i carburanti fossili o usati puri per alimentare i motori a combustione interna

• biocarburanti di seconda generazione: sono quelli prodotti da biomasse lignocellulosiche, come il legno, la paglia, gli scarti agricoli e forestali. Questi biocarburanti sono principalmente il bioetanolo cellulosico e il biodiesel sintetico. Il bioetanolo cellulosico si ottiene dalla degradazione enzimatica della cellulosa presente nelle piante. Il biodiesel sintetico si ottiene dalla gassificazione della biomassa e dalla successiva sintesi del gas ottenuto. Questi biocarburanti hanno il vantaggio di non competere con le colture alimentari e di avere un maggiore rendimento energetico

• biocarburanti di terza generazione: sono quelli prodotti da microorganismi come le alghe o i batteri. Questi biocarburanti sono principalmente il bioetanolo microbico e il biodiesel algale. Il bioetanolo microbico si ottiene dalla fermentazione degli zuccheri prodotti dai batteri. Il biodiesel algale si ottiene dall'estrazione degli oli presenti nelle alghe. Questi biocarburanti hanno il vantaggio di richiedere meno spazio e acqua per la produzione e di avere un elevato potenziale energetico.


I vantaggi dei biocarburanti

• Riduzione delle emissioni di gas serra: i biocarburanti emettono meno CO2 rispetto ai carburanti fossili quando vengono bruciati nei motori. Inoltre, la CO2 emessa dai biocarburanti è bilanciata da quella assorbita dalle piante durante la loro crescita, creando un ciclo chiuso. Secondo alcuni studi, i biocarburanti possono ridurre le emissioni di gas serra fino al 65% rispetto ai carburanti fossili

• Sono fonti rinnovabili: i biocarburanti sono prodotti da materie prime che si possono rigenerare in tempi brevi, a differenza dei carburanti fossili che si formano in milioni di anni. Questo significa che i biocarburanti non esauriscono le risorse naturali del pianeta e possono garantire una maggiore sicurezza energetica.

• Favoriscono lo sviluppo economico e sociale: i biocarburanti possono creare opportunità di lavoro e di reddito per le comunità rurali che si occupano della coltivazione, della raccolta e della trasformazione delle biomasse. Inoltre, i biocarburanti possono contribuire a ridurre la dipendenza dalle importazioni di petrolio e a diversificare le fonti energetiche.


Gli svantaggi dei biocarburanti

• Elevati di produzione e distribuzione: i biocarburanti richiedono investimenti in infrastrutture, tecnologie e ricerca per essere prodotti in modo efficiente ed economico. Inoltre, i biocarburanti devono essere trasportati e distribuiti attraverso una rete di stazioni di rifornimento adeguata e capillare, che spesso non è disponibile o è insufficiente.

• Competizione con le colture alimentari: i biocarburanti di prima generazione sono prodotti da piante che potrebbero essere usate per l'alimentazione umana o animale. Questo può causare una riduzione della disponibilità e un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, con conseguenze negative per la sicurezza alimentare e la lotta alla fame nel mondo.

• Impatti ambientali negativi: i biocarburanti possono causare danni all'ambiente a causa della monocoltura, della deforestazione, dell'uso di fertilizzanti e pesticidi, del consumo di acqua e del rilascio di sostanze inquinanti. Questi impatti possono compromettere la biodiversità, la qualità del suolo, dell'aria e dell'acqua, la salute umana e animale.

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